giovedì 3 dicembre 2009

Obiettivi

Ed ecco che con enfasi e nonchalance, torna il vostro depressone a parlavi dei cazzi suoi che non volete sapere. Contenti?

Sta sera mi domandavo, ma io che campo a fare?

Tra un mese (poco più) avrò 19 anni (tadan! sorpresi? quanti me ne davate?) ("19? 19? noo ma dai 19 anni ha sto coglione?") e non ho la benchè minima idea di cosa significhi la mia vita.

Senza filosofeggiare, nessuno sa perchè viviamo o perchè muoriamo o il perchè di tutte-le-altre-domande-a-cui-ogni-filosofo-tenta-di-rispondere, ogni persona si "limita" a vivere la realtà concreta, girando intorno a certi interrogativi, visto che il reale, a quanto pare, è l'unica cosa su cui possiamo basarci per fare diagnosi (e qualche intuizione a priori per non offendere il signor Kant).

Ecco su questo vorrei soffermarmi. La vita mi sta scorrendo addosso.

Tutti hanno un ego e una coscienza con le quali si rapportano, indirettamente, ogni giorno. Nessuno li considera, o meglio nessuno li tratta come cose "viventi" perchè nessuno le prende in analisi. Diciamo che la trama di pensieri che ognuno sente dentro, dettati dall'educazione, dall'esperienze, dai ricordi, dall'istinto, dalle paure e dai sogni, è miscelata con l'individuo stesso, permettendoci passivamente di avere un soggetto pensante dentro di noi che pone limiti e scelte, ma non considerarlo estraneo da noi. Ci identifichiamo con i nostri pensieri, per farla breve, senza pensare che quelli siano proprio i nostri pensieri.

La naturalezza con cui avviene la cosa è disorientante. Per me.

Disorientante è il fatto che ora quella fitta trama di pensieri la vedo estranea da me. E' come andare al cinema.

Sai mi è dispiaciuto tanto quando Will Smith si è fatto esplodere con gli zombie (non avevate visto Io Sono Legenda? ok, ora non ha senso farlo), ma per quanto io avessi voluto dirgli di non sacrificarsi, lo ha fatto, e anzi quando l'ha fatto io ero li SPETTATORE.
Questo mi sento, spettatore dei miei pensieri.

I miei sogni sono lì, li guardo immobili, non li capisco. Credo di averli persi. Mi guardo dentro e mi vedo vuoto. I pensieri sono lì, fermi, li vedo distanti, non li capisco, non li ascolto. Mi mancano obiettivi.

Non so cosa voglio fare adesso per adesso, non so cosa fare della mia vita.

Tra un mese (poco più) avrò 19 anni. Voglio andarmene. Voglio un'altra vita. Altro nome, altro volto, altri pensieri. Una vita più scialla.

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