martedì 24 maggio 2011

L'uguale che però è diverso

Sempre quella strada che ti porta sempre alla stessa casa.

Sono anni che la percorri, anni che la segui con lo sguardo, perso con la mente nei pensieri della meta.
E' sempre lo stesso percorso, gli stessi passi, lo stesso tempo, lo stesso fiatone su quelle scale, lo stesso sguardo a quel tombino che è di strada. Tutto uguale.

Ma, a volte, l'uguale è diverso.

Qualcosa è cambiato, lo sai, stai cercando di coglierlo fino in fondo, ma la strada è sempre la stessa, i tombini al loro posto, i muri sempre sporchi, i gradini sempre quelli: sei cambiato tu. Un cambiamento che vuoi capire, ma che ora non sai affrontare.

Sulle scale, la musica è alta, ma lo senti chiaramente.
"Uno, due, tre, quattro..."
L'occhio scivola rapidamente su quel dettaglio. Sorridi.
Quella bimba stava contando qualcosa che non contava nulla.

Focalizzi la mente su altro... Si avvicina.
Un abitudine persa, qualcosa che ti faceva gioire solo le prime volte, eppure lo senti tuo, oggi, lo senti tuo.
"Uno, due, tre, quattro..."
Non le contavi da tanto, eppure oggi ti va di farlo. Son rimaste venticinque, ma dovevi ricontarle...Forse perchè lo faceva la bimba sulle altre scale.

O forse, perchè vuoi sentire quel diverso un po' più uguale.

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