martedì 29 dicembre 2009

Ma se i titoli non mi vengono...Lontano da Qui?

"Questa volta lo sai che non m’ importa più
chiudo gli occhi e volo via
e cerco un posto migliore ovunque sia
perché sta volta vedrai che non ritorno più
voglio fuggire lontano dai miei guai
e questa volta tu non mi scoprirai, scommettiamo, Nooooooo?"
(Uno che può permettersi di farsi chiamare B)

"lotterò per ciò che amo... Se fallisco sono umano..."
(un Bi un po' più nabbo)

"Hey scommettiamo che scappo
prima di scoppiare questa volta lo faccio
troppe questioni irrisolte
troppe vite stravolte
troppe storie contorte
non mi piaccio la mia città mi va stretta adesso
non sono più disposto a nessun compromesso
mi guardo allo specchio e mi ritrovo con la faccia di un tempo
e sento ancora il vuoto dentro [...]
Hey vedi sono finiti i tempi in cui credevi
mi parlavi mi chiedevi
quello che vedo è solo gente sconnessa
che ha perso la testa o si è giocata tutto per una scommessa persa
e adesso vive sotto terra è depressa e la vita è una merda
facile pensare a tutto ciò che non siamo noi
schiacciati dalla calca di Anagni (Milano)
dal caldo afoso dal freddo di ghiaccio
dal cuore di sasso di qualche testa di cazzo
e lo sa bene ogni ragazzo con un cuore che pulsa
quanto questa vita sia insulsa
dammi un’altra dose di stress
un altro break
dammi un altro giorno per fuggire dal set
rimani li a recitare in questo brutto film
o ricominci con me lontani da qui..."
(sempre quel B, che se lo merita)

domenica 27 dicembre 2009

-

Se vuoi uccidere un uomo privalo del suo sogno più bello.
(Jim Morrison)


Beati voi che siete vivi.

Beati voi che avete sogni.

martedì 22 dicembre 2009

Gingol Bel

E' quasi Natale.

E quasi tutti i miei post iniziano ancora con qualcosa di incredibilmente scontato. D'altra parte io sono scontato. Cerco di tornare in tema, prima di impelagarmi in discorsi dai quali non saprei uscire con l'eleganza e la disinvoltura con le quali lo sto facendo adesso. Sono quasi ai livelli di mister B.

Che dire, Gesù, pace all'anima sua, invecchia di un altro anno, la gente invecchia di un altro anno, i cristiani sono felici, i commercianti sono felici, siamo tutti più buoni. Mi viene in mente Dickens. Bella la magia del Natale. Ma perchè non mi incanta?
Vorrei il mio Babbo Natale personale, mi piacerebbe potergli mandare una mail (che le lettere son superate) e dirgli che ho bisogno disperato di lavoro, come altri 2 milioni di italiani, magari mi potrebbe assumere nella sua fabbrica, tanto gli elfi vivono per sempre, non si fanno scrupoli sul mangiare o meno, invece noi italiani, noi si che mangiamo! Vuoi toglierci il panettone a Natale? Ma per favore! Noi italiani dobbiamo fare il cenone, quindi che ci faccia lavorare nella sua fabbrica che poi la Videocon ha chiuso. Ah, cosa? L'hanno rilevata gli indiani anche la sua...

"Scusa Babbo Natale, e mi spiace per i poveri elfetti. Ma pensavo che lì in Lapponia ci fosse qualche controllo statale, qualche incentivo per non far chiudere le fabbriche da voi! E' un duro colpo sapere che ora i giocattoli li producono a Bombay. E le renne come stanno? Cioè le tieni ancora in Lapponia? No perchè dall'altra parte del mondo fa un po' caldo, con tutto quel pelo è un problema. Oh, se ti servono i soldi ti do una mano io! Ci mancherebbe è Natale, mi sento più buono. Non ho un cazzo ma ce lo dividiamo se vuoi! No, non puoi chiedere a quei poverini dei parlamentari italiani, non se la passano bene. Ci costano 2000 € al minuto, ma loro questo Natale non avranno nemmeno come festeggiare. Fammi sapere Nicola. Ah ma per caso sei pugliese? Sai me lo sono sempre chiesto visto che questo nome tira molto lì giù."


Dovrei esultare per le vacanze. Non ci riesco. Chiedo almeno di riuscire a finire i regali in tempo. Ecco un altro stress, ci sommo le caterbe di cose da fare che spuntano sistematicamente, lo studio arretrato da macinare ste vancanze, il male fisico che mi faccio in palestra, la depressione di fondo che mi porto da quasi 6 mesi... E' Natale... Sono "allegro"

lunedì 14 dicembre 2009

I come back to you...

There’s no way you take Kairi’s heart...

Kairi... remember what you said before?...
I’m always with you too...
I come back to you...
I PROMISE!

domenica 6 dicembre 2009

Alti e Bassi

E' un periodo fatto di alti e bassi. Un po' come l'Olanda.


(per i più tardi: A livello altimetrico
, un quarto dell'Olanda si trova ad 1 metro sul livello del mare, mentre tutto il resto si trova al di sotto del livello del mare. [Wikipedia])

venerdì 4 dicembre 2009

Apro gli occhi e stavo piangendo...

Il freddo era abbastanza superfluo. Come il fatto di stare da solo. I muri secolari erano di ottimo contorno, questo lo concedo alla mia piccola città.

Non avevo voglia di andare verso quella balconata, lo zaino pesava troppo per riprenderlo in spalla, iniziavano a venire due goccie, e anche se l'avessi avuta probabilmente avrei visto solo grigio.

Sotto quel mezzo portico non arrivava che l'eco di un sublime rumore. Lo conoscevo, ma non lo ricordavo.
Eppure era lì davanti a me, sapevo cosa era, lo sapevo, ma ci misi un po' per dirlo a me stesso. Era Pioggia. Ed io ero solo.

Un attimo che ci penso. Chiudo gli occhi. La sento. Solo lei. Ogni ticchettio era un sussurro. Mi stava parlando. Mi perdo in lei. Mi perdo nella sua essenza.

Non ero solo. Lei era lì. Ed io ora la sentivo. La ascoltavo. La riconoscevo. E Lei...La felicità è donna...Lei lo sapeva...

Mi lascio andare, mi sta cullando. Aumenta sempre più. Cresce. Sempre più forte sempre più veloce... Escludo il resto. Solo quel suono, come se tutto si piegasse davanti a Lei. Lei, sovrastando il tutto, padrona anche del cielo.

Ancora, quel suono cresce, aumenta sempre di più sempre più intenso...Il mio cuore, sento un fremito, sento un sorriso che voleva esplodere. Lei lo sa. Una folata di vento forte, che mi bagna il volto. Acqua fredda sulla mia pelle tremante. Qualcosa in me si apre. Non so cosa era. Dimentico tutto per un istante. Sono fermo. Bagnato. Infreddolito. Estasiato. Felice.

Apro gli occhi e stavo piangendo...


"E dolcemente me ne vado nel ticchettio che scrocchia
E dolcemente me ne vado nel rumore della pioggia
Lei con la sua forza mi disegna questa lacrima
Leggera sopra il volto che riempe la mia stamina
Sembra lei che parla, lei che ora comanda
Sovrasta col rumore il cielo e la sua calma
E dolcemente me ne vado nel freddo e la sua calma
E dolcemente me ne vado nella pioggia che mi bagna
" (Bisneff)

Scusate...

Volevo raccontarvelo...

Per strada tante facce | non hanno un bel colore, | qui chi non terrorizza | si ammala di terrore, | c'è chi aspetta la pioggia | per non piangere da solo, | io son d'un altro avviso, | son bombarolo.

Fabrizio De Andrè

giovedì 3 dicembre 2009

Obiettivi

Ed ecco che con enfasi e nonchalance, torna il vostro depressone a parlavi dei cazzi suoi che non volete sapere. Contenti?

Sta sera mi domandavo, ma io che campo a fare?

Tra un mese (poco più) avrò 19 anni (tadan! sorpresi? quanti me ne davate?) ("19? 19? noo ma dai 19 anni ha sto coglione?") e non ho la benchè minima idea di cosa significhi la mia vita.

Senza filosofeggiare, nessuno sa perchè viviamo o perchè muoriamo o il perchè di tutte-le-altre-domande-a-cui-ogni-filosofo-tenta-di-rispondere, ogni persona si "limita" a vivere la realtà concreta, girando intorno a certi interrogativi, visto che il reale, a quanto pare, è l'unica cosa su cui possiamo basarci per fare diagnosi (e qualche intuizione a priori per non offendere il signor Kant).

Ecco su questo vorrei soffermarmi. La vita mi sta scorrendo addosso.

Tutti hanno un ego e una coscienza con le quali si rapportano, indirettamente, ogni giorno. Nessuno li considera, o meglio nessuno li tratta come cose "viventi" perchè nessuno le prende in analisi. Diciamo che la trama di pensieri che ognuno sente dentro, dettati dall'educazione, dall'esperienze, dai ricordi, dall'istinto, dalle paure e dai sogni, è miscelata con l'individuo stesso, permettendoci passivamente di avere un soggetto pensante dentro di noi che pone limiti e scelte, ma non considerarlo estraneo da noi. Ci identifichiamo con i nostri pensieri, per farla breve, senza pensare che quelli siano proprio i nostri pensieri.

La naturalezza con cui avviene la cosa è disorientante. Per me.

Disorientante è il fatto che ora quella fitta trama di pensieri la vedo estranea da me. E' come andare al cinema.

Sai mi è dispiaciuto tanto quando Will Smith si è fatto esplodere con gli zombie (non avevate visto Io Sono Legenda? ok, ora non ha senso farlo), ma per quanto io avessi voluto dirgli di non sacrificarsi, lo ha fatto, e anzi quando l'ha fatto io ero li SPETTATORE.
Questo mi sento, spettatore dei miei pensieri.

I miei sogni sono lì, li guardo immobili, non li capisco. Credo di averli persi. Mi guardo dentro e mi vedo vuoto. I pensieri sono lì, fermi, li vedo distanti, non li capisco, non li ascolto. Mi mancano obiettivi.

Non so cosa voglio fare adesso per adesso, non so cosa fare della mia vita.

Tra un mese (poco più) avrò 19 anni. Voglio andarmene. Voglio un'altra vita. Altro nome, altro volto, altri pensieri. Una vita più scialla.