domenica 15 gennaio 2012

Love Lessons o How To Love Someone. pt I

Capitolo 1

Assiomi

1 - Nessuno ti ama.
Nessuno ti ama, nessuno è veramente innamorato di te. Nessuno ti conosce abbastanza da amarti, nessuno vuole conoscerti abbastanza da amarti. Nessuno è interessato a capirti, a nessuno interessa sapere chi sei veramente e se c'è qualcosa di buono in te. Nessuno ti ama, ti posson desiderare, puoi essere uno sfizio, un capriccio, un ottima compagnia che non vale la pena allontanare, ma in fondo: nessuno ti ama.

2 - Ognuno ama se stesso.
L'egoismo è intrinseco in ogni essere. Essere "altruisti" è solo appagare un desiderio personale di apparire tali. Nessuno fa del bene gratis se non a se stesso. Tutti sanno fare perfettamente ciò che in quel momento li rende allegri e pseudo-soddisfatti più di quanto non lo possa fare qualcos'altro. Lo stesso bisogno di amare è egoistica necessità di sentirsi accettato da qualcuno e di dimostrare a se stessi e agli altri che stiamo trovando ciò che vogliamo. Ogni persona fa per se stesso, se ciò malauguratamente contribuisce al benessere di qualcun altro, allora la suddetta persona sarà ben lieta di sbandierare la fiera dei 2000 milioni di motivi per i quali si è impegnata a muoversi in quel senso, conscia di aver agito solo per allietare la vita e alleggerire il peso di qualcun altro. 2000 milioni di motivi finti.

3 - Nessuno ti ama, ognuno ama se stesso.
Ovvia consequenza, nonchè semplice coesione letteraria, dei i primi due. Nessuno ti ama, ognuno ama se stesso: per tutti sarai sempre al secondo posto. Al di sopra di te ci sarà sempre qualcun altro e quel qualcun altro è lo stesso "io" che si vanta di amarti. Ogni scelta, ogni briciola, ogni alito e ogni pensiero gravitano su "me", tu-chi-cazzo-sei-sei-figo-ma-comunque-vieni-dopo.

4 - L'amore è intrattenimento e realizzazione personale.
L'amore occupa le giornate, distrae dagli impegni, svuota i portafogli, riempie i negozi e ci da ottime scuse per organizzarci uscite, viaggi, cene, "regali" e ritmi quotidiani.
Amare un altro vuol dire amare se stessi. Ci si autocompiace di quanto si possa "amare" una persona e se ne trae godimento.


5 - L'amore non esiste.
Lecita conseguenza degli assiomi fondamentali, l'assioma ultimo del corollario iniziale. Amore è una parola inventata quando i matrimoni erano decisi dai genitori, quando la donna era succube dell'uomo e indegna di vita umana, quando gli ideali alti erano onore, gloria e potere. L'amore è perciò sintesi di schiavitù, servilismo, potere, gloria e onore personali. L'amore non esiste, è qualcosa costruito col tempo per far finta che tutto vada bene.


Se ancora credi di poter essere succube di tale malattia, sei un patetico egoista.

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