sabato 12 settembre 2015

Out of the (X)Box

Una piccola riflessione di cui potrebbe non fregare niente a nessuno:

In ogni ambiente in cui ci sia un paragone possibile è facile trovare gente che "risponde" per partito preso. Cioè se c'è da scegliere tra A o B, ci sarà chi risponderà A a prescindere e chi risponderà B a prescindere. (Poi dopo qualche anno usciranno le C che prenderanno gli avanzi e ne faranno vessillo)

Oggi ripensavo a quando, ai tempi gloriosi, comprai una PlayStation2 alla modica somma di quasi un milione di lire. A quei tempi c'era chi tirava avanti con la PlayStation originale (strafiga peraltro), chi si proiettava verso la nuova generazione abbracciando la PS2 e chi, suo malgrado, non avevo un milione di lire (o la fortuna di fare la comunione l'anno che usciva la PS2) e quindi anche volendo non poteva proiettarsi.

Un anno e spiccioli dopo uscì l'Xbox. Console di nuova generazione che, a parte qualche titolo, per un appassionato di videogiochi non aveva niente di imbarazzante o comunque non troppo da invidiare al mondo Sony. Ovviamente, prezzo di lancio irrisorio se confrontato alla PS2.

Quattro o cinque anni dopo (non ricordo e non mi va di controllare) si ripresentò la stessa situazione (circa) tra PS3 e XBox360.

Premesso che entrambe le console sono l'ultimo dei miei pensieri, ogni tanto mi capita di vedere sotto articoli/pagine di blog/cose commenti di persone polarizzatissimi verso una delle due console: uno su tutti ricordo chi neanche ammetteva che girare con DVD rispetto al BlueRay non fosse un limite (nonostante il fiasco che avrebbero avuto i BlueRay di li a poco).

Guardando un po' al contrario mi rivolgerei principalmente a chi ha scelto Sony (PS) nel 2000 e spicci, spendendo un patrimonio ed ha confermato la scelta nel 2000 e spicci +4/5 con PS3. Se c'è gente che per anni ha negato che la console Sony fosse meglio di quella Microsoft per certi aspetti, non è tanto colpa di loro che si son buttati su quella economica delle due: la colpa è di chi aveva speso un milione per una console, dopo poco ha visto gente che si divertiva lo stesso senza averlo speso e non ha saputo trovare di meglio da fare per sopprimere questo pensiero che dire sempre, pedantemente e con cadenza giornaliera quanto la PS2 fosse meglio dell'XBox. Ecco, ora teneveti i malati di Microsoft.


Detto questo, riaccendo la 2, metto KH2 e aspetto il 3 da mettere nella 4 di mio fratello. Alla faccia vostra, Microsoft-schiappe.

domenica 23 agosto 2015

Bottom

Sei il pensiero in fondo ad ogni mia frustrazione.

sabato 22 agosto 2015

And still we keep hoping - for better or worse.

Probabilmente dovrei essere piuttosto arrabbiato per come vanno le cose.

Quest'anno non ho visto i fuochi a San Magno. Ero in camera. In casa. Sui libri.

Sono anni ormai che non sto vivendo nel presente, proiettato in un futuro che nessuno può dirmi con certezza se arriverà e, per quanto vicino, sembra spostarsi sempre un passetto avanti.

Ma sono scelte. Scelte che ho fatto io e che sono su di me, quindi non ho motivo di lamentarmene. Fare un programma e portarlo avanti, con conseguenze e sacrifici.

L'anno prossimo forse vedrò i fuochi a San Magno. E saranno bellissimi. Davvero.

domenica 31 maggio 2015

[Pseudo-review] Youth


Uno dei poster famosi del film

Youth è un film giovane.

No, davvero. Probabilmente non "giovane" in una delle tante accezioni che potreste trovarci, ma "giovane" nel senso che dico io.

Sei seudto in sala, inizia il film. Una canzone ne accompagna le prime immagini iniziando a trascinarti verso la pellicola; un paio di cambi inquadratura, un dialogo che da un mozzico della trama, il piacere di vedere Michael Caine, poi ancora sequenze di immagini che si sciolgono sulla pupilla: oh mio dio, un titolo "Youth", bianco in alto al centro; il film è iniziato quindi? Quando? Da quanto? Per quanto? Si avvicina la fine? Non lo so, me lo sto gustando, la trama non è frenetica, i dialoghi non sempre sembrano fatti per dire qualcosa; silenzio, spazi, sottintesi forse? Non so, quanto è passato? Siamo a metà film? Forse. Forse no. I personaggi sono stati introdotti, ora so qualcosa di ognuno, ma quando è successo? Non lo so, ma vorrei che andasse avanti, dimmi di più; no, fa niente, mi sto gustando quest'altra scena. E poi? Succede qualcosa. La narrazione da un colpo, mi sento a disagio, lo stavo gustando ed ora mi dispiace. Un'altra sequenza, siamo nella natura. E poi non so. Il film sta finendo: ho guardato un dipinto che mi ha raccontato una storia. Non lunga, non intricata,  non serve lunga ed intricata,"Guernica" non lo fa. Solo una storia, immersa in immagini che son felice di aver visto. Sta davvero finendo. Ma non erano a caso quei dialoghi, no, dicevano qualcosa, qualcosa che sembrava niente, ma ora mi sembra davvero qualcosa. È finito. Sì, è finito, ma voglio sentire la musica alla fine, anche sui titoli di coda, non voglio alzarmi, voglio gustarmi questa atmosfera un altro po'.

Youth è un film giovane. Quando è sullo schermo il tempo si ferma. Da quando lo proiettano, non è mai passato un giorno.

Lasciatevi trascinare dall'atmosfera, dalle immagini suggestive. Sarà un viaggio piacevolissimo.

Micheal Caine in una scena del film


Posso spezzare un po' l'atmosfera. Io non so se il film è da cineteca o no, ma sicuramente è un film da vedere. Ogni attore, ogni personaggio, vi lascerà il segno e delle domande. Tenete gli occhi per la Mădălina Ghenea, per la fotografia sublime e il resto verrà da sé.

No, non voglio osannarlo troppo. Ho i piedi per terra. Sono solo i miei pensieri. A caldo.

mercoledì 21 gennaio 2015

...And the rain comes down...

C'è un sacco di luce nella pioggia.


C'è più luce nella pioggia che in te.


giovedì 15 gennaio 2015

And I remember the sound

Spesso, automaticamente, facciamo l'errore di associare ad una canzone un ricordo o una sensazione.

Vi assicuro che ve ne cambia la percezione.

Se il tempo passa ed il ricordo scema ne cambia proprio il suono.
E torna ad essere bella. Bella di suo. Senza ricordi accollati.

mercoledì 14 gennaio 2015

I'm amazed that I'm still standing


Oggi è 14 gennaio. 

Oggi è il compleanno di una delle persone che più ha cambiato la mia vita. 

Forse è un po' banale "rimarcarlo" con questa canzone, ma credo che sia abbastanza emblematica. 

I've learned to walk again. A 19 e a 23 anni. 

Grazie e tanti auguri Dave.