giovedì 30 giugno 2011

Confessioni

"Non lasciate che il tempo passi senza avervi lasciato qualcosa, vi giuro un giorno lo rimpiangerete."

Ipse Dixit

Periodo di studio, il tempo che scorre, libro aperto e un pensiero in testa. Sfogli le pagine con spirito di rassegnazione, focalizzi l'attenzione su minimi particolari, perdi i pensieri in storie lontane. Lettere nere su un foglio bianco, stampate tempo addietro da macchine metalliche, troppo leggere per germogliare su un terreno già pieno di grandi pensieri. La tua testa.

La sensazione ricorrente di assenza totale di concentrazione, scorrere righe senza che un minimo concetto venga intercettato dal tuo intelletto. Parole lontane che non entrano.
Sembra sensato, è una sensazione comune.

Pensare cose e non capirle, questo è stupido. Pensare cose e non capirle.

Confesso: l'ho fatto scorrere, l'ho fatto passare, ho fatto della mia vita un nulla vedendo una pseudo-gioia passarmi accanto senza viverla, senza che mi lasciasse niente. Ho sbagliato, ho crogiolato me stesso nei ricordi e nelle false certezze, lasciando al tempo il piacere di sbriciolarmi come pietra sotto il peso degli anni. Vedendo la mia vita da lontano, la mia fossa l'ho scavata.
Ed ora che il solo desiderio è esser seppellito, non trovo un pala o un simpatico becchino.

Quelle parole dette, ma mai ascoltate.

Il Gelsomino Notturno

E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.


E li ti domandi cosa ti ha deviato dal prendere lettere...

martedì 28 giugno 2011

Lezioni di vita da Perry Cox

Le relazioni? Bhè Sigmund, le relazioni sono molto fragili... basta solo una cosa, una minuscola offesa e il sasso diventa valanga e se sfugge al controllo e prende velocità, Dio te ne guardi, tanto vale levare le tende...

E bam, la mela non brilla più, così scopri che la ragazzina graziosa che hai sposato non è per niente una ragazzina graziosa...no, è una mangia-uomini... e non mi riferisco al genere "oh oh, eccola che arriva", quella è un'altra cosa... mi riferisco a chi usa la tua dignità come uno straccio per pulire ogni brandello di mascolinità rimasto attaccato al lavello... Certo, è possibile che l'abbia tormentata di tanto in tanto, ma giuro su Dio, credevo che il matrimonio fosse fatto così al punto che quando il nostro rapporto si è chiuso onestamente non avrei saputo dire chi odiavo di più, se lei... o me... me ne stavo lì a chiedermi perchè i nostri amici non tentavano di distruggersi a vicenda come noi e scopro che la risposta era molto semplice: loro non erano infelici, noi si...

I rapporti non funzionano come li vediamo in televisione o al cinema: lo faranno? Non lo faranno? Poi lo fanno e sono felici per sempre... ma figurati! Nove su dieci si mollano perché non sono ben assortiti fin dall'inizio, e la metà di chi si sposa divorzia comunque. Glielo dico subito: nonostante tutto non voglio passare per cinico, perché non lo sono. Sì, è vero: io credo che l'amore serva soprattutto a vendere molte scatole di cioccolatini e, sa, in certe culture, una gallina. Mi dia dell'ingenuo, non fa niente. Perché, in fondo, continuo a crederci. In buona sostanza, le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri, la grossa differenza è che non si lasciano sommergere: uno dei due si farà forza, e ogni volta che occorre, lotterà per quel rapporto, se è giusto e se sono molto fortunati, uno dei due dirà qualcosa...

lunedì 20 giugno 2011

Speechless

A parlare di cosa se niente non hai?

mercoledì 8 giugno 2011

DepressaMente II

Scompatta l'archivio. Poi vedi che è vuoto.

martedì 7 giugno 2011

...

...

sabato 4 giugno 2011

Le Cose Non Dette II

"È quello che pensi tu, vuoi capirlo? vuoi capirlo che sei tu che vuoi vedermi come un mostro perchè hai paura?"

"Provi a capire che gli altri non sono nella tua testa? Provi a capire che se oggi fai del male gratis, domani nessuno ci crede che sei cambiata?
Non ti vedo come un mostro! Perchè pensi ste cose? Cazzo Medusa" tranquilla! Non sei un mostro, si vede chiaramente"